"Ou ne voit bien qu'avec le coeur...
L'essentiel est invisible pour les yeuse"

(Antoine De Saint Exupery)

mercoledì 9 novembre 2011

Il destino a volte fa brutti scherzi, ma altre ne fa anche di belli!!

 Mercoledì 9 novembre 2011, ore 12,oo circa.
Squilla il cellulare, leggo sul display un numero che non conosco. Rispondo.
Dall'altro capo del telefono arriva una voce dall'accento del nord che mi dice "Buongiorno cara Ilenia, la chiamo dalla scuola di pasticceria Tal dei tali . Non ci conosciamo, ma svolgendo alcune indagini sul web l'abbiamo individuata come possibile interessata ad uno dei nostri corsi per pasticceri professionisti! Le piacerebbe avere qualche informazione a riguardo?".
Nel mio cervello una vocina impreca contro internet e la privacy che va a farsi benedire, questa tizia ha addirittura il mio numero di cellulare, oltre che il mio indirizzo e-mail.
Rispondo gentilmente che si, mi farebbe piacere avere qualche informazione. La curiosità è femmina, si sa!
La signora mi spiega che il corso rilascia un diplima di specializzazione valido a livello nazionale, ha un costo totale di 2,200 euro, comprensivo di materiale didattico. Praticamente al costo non va aggiunto neanche il viaggio, visto che la parte teorica, della durata massima di 6 mesi, è da svolgersi a casa. Con l'ausilio di una piattaforma di e-learning, verranno fornite ai partecipanti delle videolezioni della durata complessiva di 100 ore. Il partecipante ha piena libertà di organizzazione, deve solo studiarsi le lezioni, con l'ausilio di libri di testo che vengono inviati direttamente al domicilio, e, al termine di ogni argomento, scrivere una breve tesina da inviare alla scuola con raccomandata. Finita la parte teorica seguono 4 mesi di tirocinio presso un laboratorio di pasticceria nella città più vicina (nel mio caso Roma), anche in questo caso con una notevole libertà di scelta dei turni (visto che molti dei partecipanti lavorano anche). Alla fine di questa seconda parte ci sarà un breve esame scritto da effettuarsi presso il laboratorio, e che verrà poi iviato alla scuola per la valutazione finale e il rilascio dell'attestato di frequenza dell'apprendistato e del diploma di specializzazione. 

Mentre la signora parlava il mio cervellino ha cominciato a stipulare mentalmente una lista dei pro e dei contro... e, stranamente, di contro non ne ha trovato neanche uno... di pro, invece, diversi. Innanzitutto come dice la mia mamma "la ricerca in Italia non la fa nessuno, ma le torte se le magnano tutti!!", cosa da non sottovalutare assolutamente. Effettivamente lei da mesi mi spinge a prendere in considerazione l'idea di fare un corso di pasticceria.. 
Il costo è piuttosto accessibile. Capisco che qualcuno potrebbe fraintendere questo mio punto di vista. Oviamente 2.200 euro non sono due lire, e di certo non intendo sputare sul denaro, non sono stata educata in questo senso. Però, ovviamente, io parlo per me, per la mia situazione. Senza aggiungere che, sinceramente, quando la signora mi ha chiesto se volevo sapere l'ammontare del costo, e io ho risposto affermativamente, ho pensato che sparasse almeno il doppio. 
Comunque,terminata la conversazione ho trovato anche un "contro".. l'iscrizione può essere effettuata entro il 21 di questo mese, data spaventosamente vicina per la mia indecisione cronica!

Lo stage sta andando bene, e mi piace stare in laboratorio. Ma mi sto anche rendendo conto di quanto sia difficile questa professione. Tre quarti delle persone che lavorano in laboratorio, hanno più di 40 anni e sono precari da una vita, e probabilmente per il resto della vita. Che prospettive posso avere se decido si fare la ricercatrice e di continuare sulla strada scelta anni fa??
E se, invece, decidessi di cambiare rotta? Se dovessi scegliere un alternativa al mestiere di ricercatrice la pasticceria sarebbe sicuramente ai primi posti. Mi piace, mi rilassa. E credo anche di essere abbastanza portata. Insomma, è un mestiere che potrei imparare velocemente e con buoni risultati. 
Inoltre, in un futuro neanche poi così lontano potrei anche decidere con calma di aprire una mia attività, molti dei paesi vicino al mio sono sprovvisti di una pasticceria, e potrebbe essere un buon investimento per il futuro. Un investimento senza altissime pretese, ovviamente, ma anche con pochissima concorrenza (certo, aprire una pasticceria a Roma potrebbe essere più remunerativo, ma anche più costoso e con una concorrenza decisamente più alta).
 

Insomma, dopotutto una cosa non e sclude l'altra ed entro luglio 2012 potrei essere Dottoressa in biotecnologie mediche e pasticcera professionista... allettante no?? 
E se il destino mi stesse lanciando dei segnali?? Voi che dite??
Per accompagnarvi nella riflessione vi lascio con le foto delle mie ultime fatiche... in tema di pasticceria, ovviamente!!