"Ou ne voit bien qu'avec le coeur...
L'essentiel est invisible pour les yeuse"

(Antoine De Saint Exupery)

mercoledì 14 luglio 2010

Paese che vai... cottura che trovi!

Eccomi qui di ritorno... dalle vacanze?? No! Da una settimana di smarrimento totale... mi capita ogni tanto... non da sempre, da dopo il terremoto. Mi prendono dei giorni di malinconia e apatia totale in cui non ho voglia di fare nulla ... per fortuna durano poco.. 
Ridiamoci su... prima o poi passerà anche questo... :)

Sono tornata per parlarvi di pasta... 
Oggi mentre preparavo il pranzo mi è capitato di leggere una cosa strana che mi ha fatto pensare ad un aneddoto avvenuto qualche tempo fa!
Stavo cercando il tempo di cottura sulla busta della pasta e invece del classico numerino ho trovato questa frase: versate la pasta nell'acqua bollente, assaggiare di tanto in tanto e scolare al dente.
... ok, caro signor produttore della suddetta pasta... come si dice dalle mie parti... se c'avevo il cappello me lo toglievo..
Queste "Istruzioni per l'uso" risultano del tutto inutili, e a tratti anche un po ridicole, se lette su una busta di pasta venduta in Italia... ma assumerebbero toni molto più profiqui se lette ad esempio su una busta di pasta venduta all'estero... perchè, signori miei, chiunque abbia viaggiato un minimo fuori dall'Italia avrà avuto modo di sperimentare sulle proprie papille gustative quanto siano incapaci i non-italiani a cucinare la pasta... e non parlo del condimento, ma proprio della cottura della pasta...
Premetto che, avendo viaggiato abbastanza ho potuto verificare di persona che la pasta che vendono all'estero, anche se di ottima marca Italiana, non è la stessa che vendono qui da noi... scuoce molto prima ed è anche meno buona... comunque è anche vero che se la cuociamo noi italiani qualcosina di decente esce anche fuori, cosa che non accade se la cuociono loro... mi sono sempre domandata dove fosse l'inghippo, forse partendo dal presupposto che saper cuocere la pasta è la cosa più naturale del mondo... perchè è proprio qui l'inghippo... è la cosa più naturale del mondo... ma solo per noi!

A questo proposito vi racconto un piccolo aneddoto... la mia famiglia è legata a filo doppio con la Spagna... abbiamo degli amici li e ci troviamo spesso ad essere ospiti in casa loro (e viceversa loro in casa nostra!!), vuoi tutta la famiglia, vuoi solo alcuni componenti! 
La signora M. ha tre figli piccolini che adorano la pasta, per cui, nonostante non rientri nelle abitudini alimentari del posto, cucina la pasta un paio di volte a settimana... cucina una simil carbonara e una simil pasta al ragù.. ma per ora sorvoliamo sul condimento... 
La pasta di M. è sempre uguale... vuoi che siano penne, vuoi che siano rigatoni... il risultato è sempre una simil poltiglia di filini di pasta spappolata... e noi li a chiederci il perchè... 
A novembre io e mia sorella siamo state una settimana a casa loro per la festa del paese... M. e il marito lavoravano, i bimbi erano a scuola, quindi la mattina noi eravamo sole in casa... una mattina ci alziamo, andiamo in cucina per fare colazione e ti troviamo un pentolone con il coperchio parcheggiato sul piano della cucina... la tentazione è stata troppo forte per resistere... ho aperto il coperchio e cosa ti trovo dentro? la pasta cruda immersa in acqua... 
Stiamo ancora mordicchiandoci le dita per non aver fatto una foto ricordo a quello scempio!! 
Ecco che dopo essere stata l'intera mattinata a mollo, dopo essere stata messa sul fuoco, dopo aver bollito per una decina di minuti... come facevano quelle povere penne a non tramutarsi in una poltiglia di simil pasta spappolata?? che ci volete fare... paese che vai... cottura che trovi!!

ps: Un baciotto a tutti e grazie per i commenti che avete lasciato nell'ultimo post... grazie a tutti di vero cuore!

10 commenti:

minerva ha detto...

L'ho mangiata a san Pietroburgo, la pasta. Pareva molto pappetta coagulata e gommosa. Poi fa dei grumi che mi fanno venire il voltastomaco...
Baci
Minerva

Chiara ha detto...

Mai più pasta all'estero! è qualcosa di indefinibile... Non ci sono parole capaci di descrivere il sapore di quella che loro chiamano "pasta" :/

V. S. Mimmi ha detto...

Pure io ho una tradizione famigliare: tutti i sabati del mesi di marzo/aprile pasta con zucchine a mezzogiorno, rigorosamente cucinata da mio padre. Non c'entra niente col discorso.. lo so.. ma parlando di pasta! =)

L'angolo di raffaella ha detto...

Si, concordo, la pasta all'estero è da evitare perchè non sa di pasta..è un'altra cosa.
Baci

Only Me ha detto...

per la pasta non si bada a spese.
proprio per esperienze di questo tipo.

hai presente organizzazione delle vacanza con amici?
tutto al risparmio...pasta compresa...poi capirai i centesimi di economia...

dopo un giorno tutti al market, per barilla forever!

Unknown ha detto...

Quindi il motivo è questo? Usa lasciare in ammollo la pasta, come fossero panni sporchi?
Ecco svelato il mistero!

Federica ha detto...

una mia amica diceva che la sua coinquilina tedesca la faceva poi se gliene avanza rimetteva a bollire l'acqua la butava dentro con condimento e tutto la faceva cuocere e poi se la mangiava....

la cosa strana è che è veramente facile ma nonostante uno lo spieghi mille volte non capiscono!!

Anonimo ha detto...

non mangiatela mai in africa!!!

cmq è vero la sappiamo fare solo noi...avremo un sacco di difetti, ma quando si parla di cucina noi italiani siamo insuperabili!!!

hamelin ha detto...

Ho abitato per un po' con 3 spagnoli, naturalmente cucinavo io per tutti. Sai come facevano loro per vedere se gli spaghetti erano cotti? Li tiravano sul muro, se rimanevano attaccati, erano cotti.

Rossella - Casa Lellella ha detto...

come è vero!
direi niente pasta, e niente caffè!

all'estero non li sanno fare!!!!!

un bacione carissima